Un ruolo da ridefinire
Joshua Zirkzee, l’attaccante olandese attualmente al Bologna, ha recentemente messo in luce le sue qualità che lo differenziano dai classici numeri 9. In un’intervista ha chiarito di non considerarsi un vero e proprio attaccante di punta, essendo la sua visione di gioco legata più alla creatività che alla mera finalizzazione. Questa particolare visione del proprio ruolo si inserisce in un contesto calcistico in cui la rigidità posizionale diventa sempre più sfumata e le capacità tecniche si sovrappongono ai compiti tradizionali del ruolo.
Paragone con le stelle
Le qualità tecniche di Zirkzee non sono passate inosservate, tanto da guadagnarsi dei paragoni con uno dei più grandi attaccanti del calcio moderno, Zlatan Ibrahimovic. Tuttavia, l’olandese, pur lusingato, sottolinea come il suo gioco sia fondamentalmente diverso, più incline alle combinazioni e alla partecipazione alla manovra offensiva, piuttosto che al dominio fisico e alla presenza in area di rigore tipici di Ibrahimovic. Questa autocritica dimostra una maturità nel giovane calciatore, che non si lascia abbattere dalla pressione dei paragoni ma li usa come stimolo per definire la sua identità sul campo.
Il futuro al Bologna e oltre
Al Bologna, Zirkzee si sta dimostrando un elemento chiave nel progetto tecnico della squadra. Il suo ‘calcio creativo’ si sta mettendo al servizio della squadra, contribuendo a creare gioco e smarcature per i compagni. Guardando al futuro, l’attaccante olandese mostra ambizioni chiare, sia nel breve che nel lungo termine. Con il Bologna vuole raggiungere traguardi importanti, mentre sul piano personale non si nasconde dietro falsa modestia: l’obiettivo è crescere ancora, imparando dai propri errori e affrontando ogni partita come una nuova sfida da vincere, senza mai perdere di vista la prossima partita, come il prossimo incontro col Verona.