Una passeggiata in montagna che si trasforma in tragedia. La comunità di Bovegno e gli appassionati di running di tutta la Lombardia si stringono nel dolore per la scomparsa di Fabio Ferrari, il runner 45enne scomparso domenica e trovato senza vita martedì in un’area boschiva di difficilissimo accesso in Valtrompia.
La scomparsa e le ricerche
Fabio Ferrari, un appassionato corridore amatoriale di 45 anni, aveva deciso di trascorrere la domenica correndo sui sentieri che circondano il piccolo comune di Bovegno. Al calare del sole e alla mancata rientro, l’allarme, seguito dal dispiegamento di un imponente dispositivo di ricerca: cani molecolari, droni, vigili del fuoco, Soccorso Alpino e decine di volontari hanno scandagliato senza sosta l’area. Nonostante l’impegno profuso, Fabio è stato ritrovato soltanto martedì, in una zona impervia, vittima presumibilmente di un fatale incidente.
Il cordoglio della comunità
La notizia del ritrovamento ha scosso parenti, amici e la comunità di corridori. Ferrari, noto per il suo spirito agonistico ma anche per la sua cordialità, lascia un vuoto incolmabile. Sui social, fin dalle prime ore della scomparsa, erano in molti a condividere appelli nella speranza di ritrovare Fabio sano e salvo. Ora, al loro posto, messaggi di cordoglio e ricordi tramandano l’immagine di un uomo amato e stimato.
Sicurezza e consapevolezza sui sentieri
L’incidente riporta l’attenzione sulla sicurezza durante le attività sportive in montagna. Corsa e trekking richiedono preparazione fisica, ma soprattutto consapevolezza dei rischi legati al territorio. Le istituzioni invitano a non sottovalutare la montagna e ad adottare sempre comportamenti prudenti: informare qualcuno sulla propria destinazione e tempi di rientro, dotarsi di un cellulare con batteria carica, e, se possibile, di strumenti di localizzazione satellitare, sono solo alcune delle raccomandazioni per evitare tragedie come quella che ha colpito Ferrari.