L’incubo si è trasformato in realtà in un piccolo paese della provincia di Nuoro, in Sardegna, dove un tranquillo pomeriggio di giochi ha avuto un epilogo tragico. Tre ragazzi, due fratelli di 11 e 13 anni assieme a un loro amico di 15, avevano deciso di esplorare un vecchio casolare abbandonato, un luogo che già in precedenza aveva attirato la loro attenzione. Non avrebbero mai immaginato che quella decisione avrebbe cambiato per sempre le loro vite, e quelle delle loro famiglie.
Il crollo imprevisto. Il pomeriggio del 3 ottobre, mentre si trovavano all’interno del casolare, il tetto fatiscente dell’edificio è crollato improvvisamente, seppellendo i ragazzi sotto un ammasso di macerie e tetti in cemento-amianto. Sebbene siano stati immediatamente soccorsi, per due di loro non c’è stato nulla da fare: i fratelli di 11 e 13 anni sono morti sul colpo, mentre il loro 15enne amico è stato trasportato d’urgenza all’ospedale, in condizioni critiche ma stabili.
Le reazioni e le conseguenze. La comunità è stata scossa profondamente da questo evento. Le autorità locali e gli abitanti del paese hanno espresso il loro dolore e la loro vicinanza alle famiglie dei ragazzi. Si è aperto un dibattito sulla sicurezza degli edifici abbandonati e sulle responsabilità legali riguardanti la manutenzione e l’accesso a tali strutture. Questa tragedia ha messo in luce la necessità di una maggiore attenzione verso i pericoli che possono nascondere le rovine apparentemente innocue, e la critica necessità di una vigilanza più stretta per prevenire simili episodi in futuro.