La terza serata del Festival di Sanremo 2024 si è conclusa tra l’apprezzamento generale per le performance e alcune polemiche che hanno acceso i dibattiti sui social e tra il pubblico in sala. Una serata ricca di eventi che ha visto protagonista, tra gli altri, l’emergere di nuovi talenti e la conferma di artisti già affermati.
Esibizioni memorabili
La serata delle cover ha regalato al pubblico momenti di elevato spessore artistico. Tra gli artisti più chiacchierati c’è stato l’inossidabile Mannino, che ha raccolto il plauso unanime dei critici televisivi e un meritato voto di 9, grazie alla sua performance travolgente capace di infondere nuova linfa a un classico della canzone italiana. Alessandra Amoroso, con la sua presenza scenica e vocale, è stata come una spada tagliente in mezzo agli altri concorrenti, mentre Angelina Mango con la sua dolcezza ha conquistato il pubblico, odorando già il podio.
Controversie e curiosità
Non tutto è filato liscio durante la serata. Da sottolineare la polemica nata attorno alle scarpe dell’una o l’altra star, che ha portato il dibattito su temi di costume e moda. Inoltre, la scelta dei posti in sala ha creato gossip: la curiosa disposizione che ha visto Giletti seduto al posto della Parietti ha sollevato sorrisi e interrogativi. Tutto ciò evidenzia quanto il Festival non sia solo un evento musicale, ma un vero e proprio crogiuolo culturale che coinvolge aspetti vari dell’essere e apparire nel panorama dello spettacolo italiano.
Protagonisti e pareri discordanti
L’artista Mr. Rain, definito ‘strategicamente paraculo’ dai più critici, ha suscitato opinioni contrastanti: mentre alcuni hanno interpretato la sua prestazione come un calcolo strategico per conquistare il favore del pubblico, altri hanno preferito vederla come una dimostrazione di astuzia e abilità nel saper cogliere il momento giusto. Infine, il ‘tre’ non ha fatto il miracolo per alcuni artisti che speravano in una svolta durante questa serata, lasciando emergere una sensazione mista di delusione e sfida per le giornate a venire.