La città eterna saluta il sogno di ospitare i Mondiali di Atletica 2027, rinunciando a presentare la propria candidatura a seguito della mancanza di requisiti minimi e di sostegno finanziario. Una decisione che giunge in un contesto di difficoltà economiche e di riflessioni sulle priorità di investimento da parte delle autorità cittadine e sportive italiane.
Mancanza di fondi e supporto
Andrea Abodi, presidente della Fidal, in un’intervista al Corriere dello Sport, ha sottolineato come la mancanza di risorse economiche e di un piano di investimenti concreto abbia reso impossibile proseguire il cammino verso la candidatura. Senza fondi adeguati, anche i requisiti strutturali ed organizzativi sarebbero rimasti al di sotto degli standard richiesti per un evento di tale portata, portando così a una dolorosa, ma inevitabile rinuncia.
Le reazioni alla decisione
Nonostante la comprensibile delusione degli appassionati di atletica, molti hanno espresso comprensione per la scelta operata dalle autorità italiane. In un periodo in cui i fondi pubblici sono ulteriormente messi sotto pressione dalle esigenze sociali ed economiche, investire in un grande evento sportivo poteva apparire come non prioritario. Alcune voci all’interno della comunità sportiva hanno tuttavia sottolineato come questo evento avrebbe potuto rappresentare un’occasione per rilanciare l’immagine e l’economia della città.
Guardare al futuro
Nonostante il passo indietro per il 2027, Roma e l’Italia non chiudono del tutto le porte all’idea di ospitare eventi sportivi internazionali futuri. L’attenzione si sposta su piani di sviluppo più sostenibili e su eventi di minore entità che possano essere gestiti con risorse attuali, senza gravare eccessivamente sulle finanze pubbliche. La speranza è quella di poter trovare un equilibrio tra il desiderio di visibilità internazionale e la responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche.