Il nuovo Codice della Strada ha sollevato numerose polemiche tra cui quelle manifestate dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che ha recentemente protestato a Roma. L’associazione ritiene che le nuove norme non saranno in grado di salvaguardare adeguatamente la sicurezza dei ciclisti e pedoni e che anzi, potrebbero portare a conseguenze ancora più gravi. La FIAB auspica una maggiore attenzione alla mobilità sostenibile e a una progettazione urbana orientata alla sicurezza di chi sceglie mezzi di trasporto alternativi all’automobile.
L’incidenza della protesta
La protesta della FIAB si è svolta pacificamente ma con un tono d’allarme chiaro: le modifiche al Codice non soddisfano le aspettative di chi quotidianamente si sposta in modi più sostenibili. Ciò mette in luce una frattura tra le politiche di mobilità attuate e la crescente consapevolezza ambientale e di salute pubblica. La manifestazione ha cercato di richiamare l’attenzione dei decisori politici sulla necessità di strategie più incisive per la sicurezza stradale.
Il dibattito sul Codice della Strada
La discussione sul Codice della Strada è diventata un vero e proprio dibattito pubblico. Le diverse parti sociali chiedono una revisione che prenda realmente in considerazione le esigenze dei ciclisti e dei pedoni, spesso vittime di incidenti stradali. Il bisogno espressa dalla comunità è di avere strade più sicure e inclusive, dove la condivisione dello spazio pubblico sia regolata in modo tale da proteggere i più vulnerabili. La FIAB sottolinea come una mobilità sostenibile non possa prescindere da normative adeguate e da una cultura della sicurezza radicata tra gli utenti della strada.