La notizia ha suscitato vasta risonanza nel mondo dello sport, della cultura e oltre. Paola Egonu, l’atleta azzurra di pallavolo di fama mondiale, ha deciso di querelare l’autore Roberto Vannacci a seguito delle affermazioni ritenute offensive pubblicate nel suo ultimo libro. Si tratta di parole che Egonu considera lesive della propria immagine e dignità, con particolare riferimento alla descrizione dei suoi tratti somatici che l’autore ha inserito nell’opera letteraria.
La reazione del mondo dello sport
La comunità sportiva si è prontamente schierata dalla parte dell’atleta, esprimendo solidarietà e condannando il linguaggio adottato da Vannacci. Gli addetti ai lavori sostengono l’importanza del rispetto reciproco e l’inaccettabilità di qualsiasi forma di discriminazione o pregiudizio, specie quando coinvolge una figura di spicco come Egonu, che ha contribuito in modo significativo alla promozione dello sport in Italia e all’estero.
Risvolti legali e lezioni da apprendere
La vicenda, oltre a scatenare dibattiti sulla libertà di espressione, pone l’attenzione sui limiti che tale libertà comporta quando entra in conflitto con il rispetto della dignità altrui. In attesa degli esiti giudiziari, la società civile riflette sulla necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla responsabilità che ogni individuo ha nella scelta delle parole e nelle conseguenti ripercussioni che possono avere sulla vita delle persone coinvolte.