Troppo spesso le sfide europee si trasformano in montagne russe emotive e la sfida di ritorno tra Rennes e Milan non ha fatto eccezione. Nell’urto di Francia, il diavolo si è fatto sorprendere da un Rennes in vena di gol, ma il risultato aggregato di 4-3 ha sorriso ai rossoneri, garantendo loro il passaggio agli ottavi di finale dell’Europa League. Stefano Pioli, nel post-partita, ha avuto parole dolci per il gol di Rafael Leao, ma non ha nascosto le inquietudini per una fase difensiva che continua a mostrare crepe preoccupanti.
La luce di Leao e l’ombra della difesa
Il match contro il Rennes ha mostrato ancora una volta le due facce della medaglia rossonera. Se da un lato l’attacco ha saputo trovare la via della rete con la perla di Leao e il contributo di Jovic, dall’altro la difesa ha vacillato sotto i colpi di un ispirato Bourigeaud, autore di una tripletta. Il tecnico del Milan, seppur felice per il passaggio del turno, non può non tenere in considerazione la fragilità mostrata dalla sua squadra che, tra campionato e coppe, sta subendo gol con una frequenza allarmante.
Pioli tra soddisfazione e autocritica
Dopo la partita, Pioli si è presentato ai microfoni dei giornalisti con un misto di soddisfazione e autocritica. Da una parte orgoglioso dell’atteggiamento della sua squadra, che nessuno vorrebbe incontrare agli ottavi, dall’altra consapevole che senza una solidità difensiva sarà difficile puntare a traguardi prestigiosi. “Non sono arrabbiato, ma preoccupato” – ha ammesso Pioli, rimarcando l’importanza di lavorare sugli aspetti che stanno tenendo il Milan lontano dalla perfezione che una squadra ambiziosa come la sua dovrebbe ricercare.
Verso gli ottavi con il dubbio difensivo
Guardando al futuro, il Milan sa di avere carte importanti da giocare in Europa, ma la sfida agli ottavi si carica di significati che vanno oltre il semplice risultato sportivo. Sarà fondamentale per Pioli e i suoi trovare il bandolo della matassa in difesa per evitare che le distrazioni diventino una costante in grado di compromettere il cammino nelle competizioni. La strada è tracciata, il potenziale offensivo c’è tutto, ma sarà la tenuta difensiva a fare la differenza nel lungo cammino europeo che aspetta i rossoneri.