Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha dovuto affrontare in prima persona la pressione del Senato USA in merito alla sicurezza online e ai pericoli che i social media possono comportare per i suoi utenti più giovani. Durante l’audizione ufficiale, Zuckerberg ha presentato le sue scuse alle famiglie colpite, riconoscendo i fallimenti della sua azienda nel proteggere adeguatamente i suoi utenti minori dai danni che possono derivare dall’uso dei social media.
“Il peso delle responsabilità”: Pressati dai senatori, i capi delle principali piattaforme social hanno dovuto rispondere a domande scomode riguardanti il ruolo dei loro servizi nel diffondere disinformazione, odio e danni psicologici, specialmente fra i più giovani. Zuckerberg, in particolare, si è dovuto scusare con i genitori dei ragazzi che sono stati vittime degli effetti negativi delle reti sociali, ammettendo che le misure adottate non sono state sufficienti.
Fari puntati su TikTok: Con un focus particolare sul rischio rappresentato dalle influenze esterne, il CEO di TikTok, piattaforma di proprietà cinese, è stato incalzato circa possibili legami con il Partito Comunista Cinese. La risposta è stata una negazione dell’addebito, con la precisazione della nazionalità singaporiana del CEO, nel tentativo di allontanare i sospetti e assicurare la trasparenza e l’imparzialità della piattaforma.