Alessandro Mahmoud, noto al pubblico come Mahmood, ci regala una serie di riflessioni profonde e intime che spaziano dalla sua vita personale alla sua brillante carriera musicale. Nelle recenti interviste rilasciate a ‘La Repubblica’, ‘Il Messaggero’ e ‘Il Fatto Quotidiano’, il cantante di ‘Soldi’ delinea un percorso emotivo e artistico ricco e complesso, offrendoci un ritratto più dettagliato dell’uomo dietro al musicista.
Tra musica e vulnerabilità personale
Mahmood si apre, discutendo di temi come l’amore, la morte e il senso di vulnerabilità che lo accompagna nella vita e nella sua arte. ‘Non mi innamoro e a volte mi penso morto, ma ho ancora troppa musica da fare’, afferma, esprimendo un sentimento di conflitto interiore tra il desiderio di vivere appieno la propria vita emotiva e l’inevitabile pensiero della fine. Questa riflessione getta luce sul lato più intimo e vulnerabile del cantante, offrendo ai fan uno spaccato raro sulle sue paure e speranze.
Il desiderio di paternità
In un’intervista a ‘Il Fatto Quotidiano’, Mahmood confessa di stuzzicarlo l’idea di diventare padre. ‘Sto pensando di diventare padre da un po’… Non mi innamoro mai e se sono innamorato non lo so, sono un po’ complicato’, rivela il cantautore, mostrando una volta di più la sua profondità emotiva e il desiderio di trovare un nuovo significato nella vita attraverso la figura del padre. Questo desiderio riflette un bisogno di evoluzione personale, dove la musica e la paternità si intrecciano in un sogno di futuro e continuità.
Una carriera in costante evoluzione
Oltre agli approfondimenti sulla sua vita personale, Mahmood non tralascia di parlare della sua carriera musicale. Il successo di brani come ‘Soldi’, che lo hanno reso noto a livello internazionale, non ha appesantito la sua creatività, bensì ha alimentato la sua sete artistica. Il cantautore è determinato a proseguire il suo percorso musicale, esplorando nuove sonorità e tematiche che riflettano la sua crescita sia come artista sia come individuo. La musica, per Mahmood, resta uno strumento di espressione e connessione profonda con il pubblico, attraverso cui condividere le sue riflessioni più intime e universali.