Il rilancio della politica africana dell’Italia sta acquisendo nuove tinte, tra intense attività diplomatiche e il riformularsi della storica strategia energetica. Un contesto internazionale in veloce evoluzione, influenzato dalle scelte dell’Unione Africana e dall’atteggiamento degli stati membri della ECOWAS, si intreccia con il tentativo di rinvigorire un legame quasi dimenticato, quello del ‘Piano Mattei’.
Rafforzamento delle relazioni diplomatiche:
Il Presidente dell’Unione Africana, Moussa Faki, si trova al centro di un delicato equilibrio politico, cercando di gestire i problemi interni dell’ECOWAS insieme alle pressioni esterne. Nel contesto africano complesso e sfaccettato, emergono le nuove nomine che delineano gli assetti politici e potenziali alleanze. L’Italia, attraverso una politica estera rivitalizzata, mira a rafforzare la sua influenza diplomatica e strategica in questo scenario, posizionando pezzi sulla scacchiera internazionale che potrebbero favorire l’accesso a risorse energetiche vitali in un periodo di transizione energetica globale.
Risorse energetiche e il richiamo al ‘Piano Mattei’:
Il cosiddetto ‘Piano Mattei’, evocato recentemente da più parti politiche italiane, richiama alla memoria una politica di investimenti stranieri in Africa che combinava azioni commerciali con un forte impegno nello sviluppo locale. Proposto in tempi moderni come esempio da seguire, evidenzia l’intenzione dell’Italia di non essere esclusivamente un importatore di energia, ma un attore attivo nella sua produzione, specie tramite risorse africane. La dichiarazione di Claudio Descalzi, amministratore delegato di una delle principali aziende energetiche, sul rischio che l’Europa diventi un ‘grande mercato senza energia propria’, mette in luce l’importanza vitale di politiche energetiche proattive e di una rinnovata diplomazia commerciale.
L’Italia nel campo africano:
L’Italia si posiziona così, sia nel contesto europeo che internazionale, come un possibile mediatore tra bisogni energetici e sostenibilità dello sviluppo. La premier Meloni, nel rievocare il ‘Piano Mattei’, sottolinea il bisogno di una sinergia basata sul rispetto reciproco e sull’investimento a lungo termine. Questa prospettiva potrebbe aprire la strada a una collaborazione che superi il semplice scambio commerciale e apporti benefici concreti sia per l’Italia sia per i paesi africani partner. La sfida sarà quella di integrare le aspirazioni di crescita economica con il rispetto degli equilibri geopolitici e la promozione di un’energia pulita e sostenibile, nell’ottica di una responsabilità condivisa e di un futuro più equo per tutti.