L’ingresso della Svezia nella NATO
Lunedì 11 marzo 2024, la Svezia entrerà a far parte della NATO in qualità di 32° stato membro. La cerimonia ufficiale di alzabandiera si svolgerà nella sede dell’Alleanza a Bruxelles segnando un mutamento epocale nella politica di neutralità svedese, mantenuta per quasi due secoli. Grazie al lavoro diplomatico e al supporto dei paesi membri, dopo una fase di approvazione accelerata, soprattutto a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, la Svezia ha concluso positivamente il proprio cammino verso l’integrazione nell’organizzazione militare transatlantica.
Impatto geopolitico
La decisione svedese di unirsi alla NATO rappresenta una diretta conseguenza delle tensioni in Europa causate dall’aggressività militare russa. L’espansione dell’alleanza militare può essere vista come un rafforzamento della sicurezza collettiva degli stati membri, ma anche come un potenziale ‘incubo’ per la Russia di Putin, che vede ulteriormente ridursi la sua sfera d’influenza sul continente. Ai piani alti della politica internazionale il dibattito è acceso: ci sono chi vede questo allargamento come una minaccia alla stabilità mondiale e chi, al contrario, come un passo necessario per la protezione dei valori democratici condivisi.
Tensioni in atto
Parallelamente all’evento storico per la Svezia e la NATO, la situazione globale rimane in bilico. Un recente attacco con un missile russo, che ha mancato per poco il presidente ucraino Zelensky, rinnova le preoccupazioni sul rischio di un conflitto più ampio. Inoltre, la Cina attraverso le parole del suo ministro Wang Yi ha accusato gli Stati Uniti di non mantenere le loro promesse in materia di politica estera, aggiungendo ulteriore incertezza alla già tesa arena internazionale.