La goleada
Nella giornata che ha visto il Sassuolo incrociare il cammino del Napoli, sono emerse le prime chiare impronte tattiche di Massimiliano Calzona, il nuovo allenatore dei partenopei. In un match che sapeva di svolta, il Napoli non ha deluso le aspettative dei tifosi, anzi, ha sorpreso per la sua capacità di dominare ampiamente la scena, chiudendo l’incontro con un perentorio 6-1. La sinfonia di gioco proposta da Calzona ha trovato ispirazione nell’eredità lasciata da Spalletti, con la squadra che ha mostrato quella fluidità e quell’intensità che ne avevano fatto i campioni d’Italia nella stagione precedente.
Gli artefici della vittoria
Tra i protagonisti indiscussi di questa riscossa, Victor Osimhen merita un posto d’onore: l’attaccante nigeriano ha incantato il Mapei Stadium con una tripletta, mettendo in evidenza le proprie doti fisiche e tecniche straordinarie. Accanto a lui, si è distinto anche Khvicha Kvaratskhelia, che oltre alla doppietta ha offerto una maestria nel controllo di palla e un’intelligenza tattica che hanno contribuito a disarticolare la difesa avversaria. La capacità di questi due giocatori di innescare continui pericoli dinanzi alla porta avversaria ha rappresentato il motore di questo rinnovato Napoli, in una serata che sarà ricordata come una delle più esaltanti dell’era Calzona.
Il gioco che riconquista i tifosi
Non solo un risultato eclatante, ma anche un modo di giocare che ha riconquistato il cuore dei tifosi. Il Napoli di Calzona ha mostrato una pressione alta, una ricerca continua di profondità e una versatilità offensiva che ricordano il bel calcio che ha permesso di levare al cielo lo scudetto l’anno precedente. In quella goleada si legge il lavoro di una settimana intensa, volta a ristabilire quei meccanismi e quella fiducia che possono fare del Napoli una squadra ancora una volta temibile in Italia e in Europa. Oltre al risultato, dunque, a colpire è stata la reazione della squadra: una risposta solida e decisa che fa ben sperare per il prosieguo del campionato.