Zelensky e il problema dei visti in Italia
Nel corso di un’intervento pubblico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimarcato la sua inquietudine per la presenza di un’ala filo-Putin in Italia. Ha chiesto un intervento più deciso nella regolamentazione dei visti, proponendo di revocare tali documenti a individui sospettati di simpatizzare con le politiche russe. L’accusa di Zelensky si inserisce nel quadro di una preoccupazione più ampia dello stato ucraino verso la presunta propaganda russa in Europa, culminando con l’annuncio di una lista di cosiddetti ‘propagandisti russi’, che vedrebbe coinvolti anche cittadini europei.
L’Europa in ritardo con gli aiuti
La questione degli aiuti militari promessi dall’Unione Europea all’Ucraina si fa sempre più pressante. Secondo Zelensky, soltanto il 30% delle armi promesse è effettivamente giunto a destinazione. Questo ritardo rischia di aggravare ulteriormente la situazione bellica, con possibili conseguenze disastrose per la popolazione civile. Il presidente ucraino non manca di sollevare la sua voce contro un’Europa ritenuta lenta e incerta, mentre il paese è immerso in una guerra che non accenna a concludersi.
Gli USA salvavita secondo Zelensky
In un appello carico di preoccupazione, Volodymyr Zelensky sottolinea la dipendenza della sopravvivenza del suo popolo dagli aiuti degli Stati Uniti. Afferma che senza il loro sostegno, si potrebbe assistere a milioni di morti ucraini. L’eco della sua dichiarazione risuona in un contesto internazionale ancora fortemente polarizzato, dove anche ex presidenti come Donald Trump vengono criticati per posizioni ritenute ambigue. Zelensky usa parole forti su una piattaforma come CNN per scuotere la comunità internazionale ed evitare una catastrofe umanitaria di proporzioni gigantesche.