La Milano Design Week, evento di richiamo internazionale nel campo del design e dell’arredo, è tradizionalmente un periodo di grande fermento per la città, non solo in termini culturali ma anche economici. La prossima edizione del 2024 si prepara ad essere un catalizzatore di notevoli movimentazioni economiche, in particolare nel mercato degli affitti brevi. Questa anticipazione non manca di sollevare interrogativi e considerazioni sulla sostenibilità e sulle dinamiche sociali connesse al fenomeno.
Impennata dei prezzi
Il fenomeno più eclatante legato alla prossima Design Week milanese è l’impennata dei prezzi degli affitti brevi. Secondo recenti analisi, il costo per affittare un appartamento a Milano durante l’evento può raggiungere cifre astronomiche, con picchi fino a 4.000 euro per soli 7 giorni. Questa tendenza, in crescita costante negli ultimi anni, sembra destinata a consolidarsi per l’edizione 2024, incidendo notevolmente sulle scelte abitative dei milanesi e dei visitatori. Le zone più colpite da questo aumento sono quelle centrali e ben collegate con i luoghi dell’evento, trasformando quartieri prima residenziali in hot-spot temporanei per turisti e professionisti del settore.
Effetti sul tessuto urbano
La corsa agli affitti brevi ha effetti concreti sul tessuto urbano di Milano. La trasformazione di abitazioni in alloggi temporanei può ridurre l’offerta di case disponibili per affitti di lungo termine, complicando la ricerca di soluzioni abitative stabili per i residenti. Inoltre, la concentrazione di un flusso turistico e professionale in specifiche aree della città durante la Design Week può generare tensioni e deterioramenti del vissuto urbano, con possibili ripercussioni sulla convivialità e sull’equilibrio sociale dei quartieri.
Verso una gestione sostenibile?
L’attenzione si rivolge ora alla ricerca di strategie per gestire l’impatto degli affitti brevi in modo sostenibile. Tra le proposte emerse, emerge l’idea di un intervento normativo che possa regolare il fenomeno, limitandone gli aspetti più speculativi e proteggendo il diritto all’abitazione dei residenti. L’impegno degli stakeholder locali, inclusi amministratori pubblici, associazioni di categoria e piattaforme di affitto, sarà cruciale per delineare un futuro in cui la Milano Design Week rimanga un’occasione di crescita culturale e economica senza trascurare le necessità e i diritti della comunità residente.