Il Giorno della Memoria è occasione di riflessione e di impegno costante nel non dimenticare le atrocità dell’Olocausto. Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e senatrice a vita, si è espressa in merito alle connessioni fra la memoria storica e gli eventi contemporanei, richiamando l’attenzione sia sulla necessità di ricordare sia sulla pericolosità di equiparazioni storiche inappropriate.
L’insegnamento della storia e la responsabilità individuale
Durante il discorso tenuto al Memoriale della Shoah, Liliana Segre ha sottolineato che il male assoluto perpetrato durante l’Olocausto non può essere compreso senza condannare le condizioni e gli atteggiamenti che lo hanno reso possibile. Ha evidenziato l’importanza della memoria come strumento di prevenzione contro le discriminazioni e le persecuzioni. Nel rievocare il proprio doloroso passato, ha invitato le nuove generazioni a mantenere viva la testimonianza per evitare che le tragedie si ripetano.
La separazione tra la memoria della Shoah e la politica attuale
Segre ha espresso la necessità di mantenere distinte la celebrazione del Giorno della Memoria e gli eventi contemporanei come il conflitto tra Israele e Gaza. Ha dichiarato di non doversi scusare per le azioni di Israele, precisando che la lotta contro l’antisemitismo e il razzismo deve essere intrapresa senza confondere le epoche e senza strumentalizzare la storia per fini politici. La sua voce è un monito a non dimenticare, ma anche a non abusare della memoria storica.
Un futuro fondato sulla consapevolezza del passato
Nel suo intervento, Liliana Segre ha messo in guardia dai pericoli dell’indifferenza e del silenzio, sottolineando che l’indifferenza è spesso complice delle maggiori ingiustizie. Ha invitato tutti a riflettere sull’accaduto durante la Seconda guerra mondiale come trampolino di lancio per la costruzione di una società fondata sui valori dell’accoglienza e del rispetto reciproco, elementi essenziali per garantire un futuro libero da odio e intolleranza.