Il Vertice Italia-Africa ha conclamato il rilancio di un rapporto geopolitico e commerciale storico, con l’annuncio di un moderno Piano Mattei proposto dal governo italiano. Il piano prende il nome dall’indimenticato Enrico Mattei, noto per aver promosso negli anni ’50 una politica di collaborazione energetica tra l’Italia e i paesi africani. Oggi, sotto la guida della Premier Giorgia Meloni, si cerca di ravvivare tale legame in un contesto ben diverso e con nuove sfide da affrontare.
Il retroscena del Vertice:
Nonostante l’atmosfera positiva che ha permeato l’incontro, il vertice non è stato privo di tensioni. Moussa Faki, Presidente della Commissione dell’Unione Africana, ha esposto la preoccupazione di non essere stato adeguatamente consultato durante la stesura del Piano Mattei, sollevando dubbi sull’efficacia di iniziative non pienamente condivise tra i partner. L’Unione Africana, inoltre, si è detta pronta a discutere e collaborare, ma con l’auspicio di un maggior coinvolgimento.
Critiche e difese:
La posizione del governo italiano, rappresentata con enfasi da Meloni, difende l’esito del vertice come un successo. Da parte delle forze di opposizione e di alcune analisi critiche emerge però una visione differente. Si parla di un piano ‘vago e con pochi soldi’, e si mette in luce come l’Unione Europea, a cui l’Italia appartiene, proceda in una direzione diversa riguardo la cooperazione con l’Africa. Questa discrepanza solleva interrogativi sulla possibilità di allineare efficacemente le politiche italiane con quelle europee e sul reale impatto che il Piano Mattei potrà avere.
Il dialogo prosegue:
Ciò nondimeno, Giorgia Meloni ha avuto un dialogo diretto con Moussa Faki, questa volta il ‘vero’ Presidente della Commissione dell’Unione Africana, in seguito ad un precedente equivoco mediatico su un account falso. Emerge la volontà di andare oltre i malintesi e le incomprensioni iniziali per costruire un rapporto costruttivo e benefico per entrambe le parti, un dialogo necessario alla luce degli interessi condivisi e delle sfide globali, economiche e di sviluppo, che accomunano Europa e Africa.