La notizia che il popolare game show ‘Soliti Ignoti’ lascia la RAI per approdare su Discovery ha fatto rapidamente il giro dei media, suscitando reazioni contrastanti tra il pubblico e gli addetti ai lavori. Tutto ha inizio quando Laura Carafoli, a capo dei contenuti di Discovery Italia, in una recente intervista rivela l’acquisizione dei diritti del format, confermando la conduzione di Amadeus anche nella nuova casa. Questo movimento segna un significativo cambio di rotta per un programma che per anni ha rappresentato un punto fermo della programmazione serale di RAI 1, riscuotendo un ampio successo tra diversi strati di pubblico.
Questo trasferimento ha immediatamente sollevato questioni sul libero mercato della televisione e sulla competitività tra i diversi network. La RAI, infatti, non ha rinnovato i diritti per ‘Soliti Ignoti’, permettendo così a Discovery di accaparrarseli. Alcuni commentatori hanno letto questa mossa come una ‘Telemeloni’ o ‘Telefantozzi’, interpretandola come una debolezza nella gestione dei contenuti di punta da parte della televisione pubblica italiana. Tuttavia, altri sottolineano come questo sia un segnale di un mercato televisivo vivace e dinamico, in cui anche le grandi reti devono competere e rinnovarsi.
Al di là delle polemiche, il passaggio di ‘Soliti Ignoti’ a Discovery apre a nuove possibilità per il format, con Amadeus che si è detto entusiasta di questa nuova avventura. La visione di Carafoli punta a rinvigorire il programma, apportando alcune novità, pur mantenendo inalterata la formula vincente che ha conquistato milioni di telespettatori. Resta da vedere come il pubblico italiano risponderà a questo cambiamento e se la scommessa di Discovery porterà i frutti sperati, consolidando la posizione del network nel panorama televisivo nazionale.