La scomparsa di Paul Auster, avvenuta recentemente, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della letteratura contemporanea. Le reazioni alla sua morte sono state innumerevoli, ma è il messaggio della moglie, Siri Hustvedt, a toccare in maniera particolarmente profonda il cuore di chi ha apprezzato lo scrittore e l’uomo. In un momento di grande dolore, Hustvedt ha espresso il desiderio di essere stata lei a comunicare al mondo la perdita del marito, un gesto che rivelerebbe il profondo legame che li univa e il rispetto per la sua figura pubblica e privata.
La notizia della morte di Auster è stata diffusa pronto dai maggiori organi di stampa, lasciando sgomenti lettori e ammiratori in tutto il mondo. La richiesta di Hustvedt di aver voluto essere la voce di tale annuncio sottolinea la privazione di un ultimo atto d’amore e di vicinanza che avrebbe voluto riservare a sé stessa e alla memoria del marito. In un’epoca dominata dai social media e dalla rapidità delle comunicazioni, questo desiderio rinnova l’importanza dei legami personali e della cura nella gestione delle notizie che riguardano momenti così intimi e dolorosi.
La carriera e la vita di Paul Auster hanno segnato un’epoca nella letteratura, con opere che hanno esplorato l’identità, il caso e la coincidenza. La sua scomparsa non è solo la fine di un capitolo importante della letteratura moderna, ma anche la perdita di un pensatore profondo e di un uomo amato da molti. Le parole di Siri Hustvedt aggiungono un ulteriore strato di umanità alla narrazione della vita e della morte di Auster, ricordandoci che dietro la figura pubblica esistevano relazioni profonde e sentimenti autentici che continuano a vivere anche dopo la scomparsa fisica.