La scena culturale di Milano e, per estensione, quella internazionale, hanno accolto con entusiasmo la nomina di Fortunato Ortombina a sovrintendente del Teatro alla Scala. Questa decisione, annunciata ufficialmente dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, pone fine a un periodo di attese e speculazioni sul futuro della direzione del teatro più prestigioso d’Italia.
Un cammino di esperienza e dedizione
Fortunato Ortombina si avvicina a questo ruolo ricco di una lunga esperienza nel campo dell’opera lirica e della gestione teatrale. La sua carriera, fiorita attraverso gli anni trascorsi al Fenice di Venezia come direttore artistico, ha dimostrato una capacità notevole di bilanciare la tradizione operistica con l’innovazione. La sua visione ha portato a produzioni acclamate a livello internazionale, alimentando l’attesa per le future stagioni della Scala sotto la sua guida.
Proroga e ponte verso il futuro
Il passaggio di consegne avviene in un momento particolarmente delicato per il Teatro alla Scala. La proroga concessa al sovrintendente uscente, Dominique Meyer, fino all’agosto 2023, sottolinea la necessità di una transizione accurata e senza interruzioni. Ortombina si trova ora al cospetto di una sfida entusiasmante: guidare il teatro nell’era post-pandemia, sfruttando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai nuovi media per raggiungere un pubblico globale, senza perdere di vista l’impegno verso la qualità e l’eccellenza che caratterizzano la Scala.
L’arrivo di Ortombina alla Scala non è soltanto un cambio di direzione, ma rappresenta un vero e proprio punto di svolta verso un futuro in cui la tradizione dell’opera incontra le infinite possibilità dell’innovazione. Con un approccio che si preannuncia essere al contempo rispettoso delle radici storiche e aperto alle sperimentazioni, l’era di Ortombina potrebbe rivelarsi uno dei periodi più entusiasmanti della lunga storia del Teatro alla Scala.