Il fenomeno di Fleximan continua a far parlare di sé. Nato dall’esasperazione di alcuni automobilisti, si sta diffondendo in diverse regioni d’Italia. L’atto più recente è stato registrato a Santo Stefano di Cadore, dove un autovelox è stato letteralmente abbattuto. Un giovane del posto, ritenuto responsabile, è stato successivamente denunciato dalle forze dell’ordine. Ma cosa sta dietro a questi gesti estremi contro i dispositivi di controllo della velocità? Chi è Fleximan e perché agisce così? Cerchiamo di scoprirlo.
Identikit di Fleximan: Qui si vede una sorta di ribellione contro quello che molti percepiscono come un ‘controllo eccessivo’ e, in alcuni casi, come una ‘trappola’ volta più a far cassa che a garantire la sicurezza stradale. Fleximan è diventato quasi un simbolo, un personaggio misterioso che agisce nell’ombra, talvolta elevato a paladino da chi vede in lui il lottatore contro l’ingiustizia delle multe. Al di là delle azioni illegali e condannabili, il fenomeno sta mettendo in luce il malcontento dei cittadini verso la presenza eccessiva e, a volte, poco trasparente degli strumenti di rilevamento della velocità.
Sicurezza vs Multe: Nonostante la diffidenza e le azioni di protesta, gli autovelox sono dispositivi pensati per la sicurezza sulle strade. L’obiettivo principale è quello di ridurre gli incidenti scoraggiando comportamenti pericolosi al volante. Tuttavia, il dibattito è acceso quando si parla della loro collocazione e gestione. In alcuni casi, l’allocazione degli autovelox sembra rispondere più a esigenze di bilancio comunale che a quelle di prevenzione degli incidenti, ed è questa percezione che alimenta la controversia. Alla fine, la domanda rimane: è giusto combattere gli autovelox o sarebbe più costruttivo rivederne le modalità di utilizzo?
Riflessioni finali: L’episodio di vandalismo a Santo Stefano di Cadore, così come quelli che si stanno verificando in altre città del Nord Italia, non sono altro che la punta dell’iceberg di un problema più ampio che necessita di essere affrontato. Il dialogo tra cittadini e istituzioni appare essere l’unica strada percorribile per trovare un equilibrio accettabile. Intanto, la figura di Fleximan rimane controversa, tra chi lo celebra come un eroe dei giorni nostri e chi lo condanna come espressione di illegalità e irresponsabilità sociale.