L’ultima puntata di Viva Rai2, condotta da Fiorello il 25 aprile, ha segnato non solo la conclusione della stagione ma anche un momento di riflessione profonda sulla libertà e il diritto di espressione. La scelta di dedicare l’ultima puntata alla celebrazione del 25 aprile, anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ha sottolineato l’importanza di ricordare e onorare coloro che hanno lottato per la libertà che oggi spesso diamo per scontata.
Durante la puntata, Fiorello ha colto l’opportunità per esprimere il proprio pensiero sul significato della libertà oggi, soprattutto in un mondo dove le voci possono essere facilmente amplificate ma anche soffocate. La presenza di ospiti come Carlo Conti nella puntata ha arricchito il dibattito, portando un interessante scambio di riflessioni sull’evoluzione della società italiana e su come la memoria storica sia fondamentale per preservare i valori della democrazia e della libertà.
Tuttavia, la puntata ha anche sollevato polemiche, come evidenziato dal caso di censura riportato da Fiorello, riguardante l’autore Antonio Scurati. Quest’ultimo, noto per le sue posizioni intransigenti sulla libertà d’espressione, è stato al centro di un dibattito che ha coinvolto la Rai e ha sollevato interrogativi sulla linea editoriale dell’ente pubblico televisivo. La questione ha acceso il dibattito sull’importanza della libertà di parola e di pensiero, soprattutto in ambienti controllati da enti statali, rafforzando il messaggio veicolato durante la puntata di esser sempre vigili e attivi nella difesa dei diritti fondamentali.