Un secondo quarto fatale
L’incontro di Eurolega tra l’Anadolu Efes e l’Olimpia Milano è stato un susseguirsi di emozioni e cambi di fronte. Il secondo quarto, però, ha visto i padroni di casa dell’Efes prendere un significativo vantaggio. Gli uomini di coach Ataman hanno sfruttato a loro favore l’elevato tasso tecnico e la profondità della panchina. Sebbene Shields con i suoi 17 punti e Rodriguez che ne ha aggiunti altri 10 abbiano provato a tenere a galla la nave meneghina, la squadra di Messina si è vista sfuggire il controllo della partita proprio nella fase centrale, conclusasi con un punteggio parziale di 22-14 a favore dei turchi.
Illusione di rimonta nel finale
Nonostante il terzo quarto abbia visto un parziale equilibrio, è nel quarto finale che Milano ha cercato di accorciare le distanze, mostrando carattere e una certa pervicacia nell’intento di rimontare il punteggio. Il team italiano ha migliorato le proprie percentuali al tiro e ha trovato in Micov e Hall degli alleati preziosi per colmare il gap. Tuttavia, l’Efes, grazie alla classe di Larkin, autore di 19 punti, e al contributo di Micic, ha mantenuto il comando del gioco, chiudendo la partita sul 79-73, nonostante gli ultimi sforzi dell’Olimpia.
Conseguenze in classifica e prospettive future
Questo scivolone a Istanbul ha delle ripercussioni dirette in classifica per l’Olimpia Milano, che ora deve guardarsi le spalle dalle inseguitrici e concentrarsi sui prossimi impegni per rafforzare la propria posizione nei playoff. L’Anadolu Efes, dall’altra parte, consolida il proprio posto nella parte alta della classifica, dimostrandosi una delle formazioni più solide del torneo. La squadra di Messina dovrà ora lavorare sugli errori per presentarsi più competitiva nelle prossime sfide europee, mantenendo alta la concentrazione e lo spirito di squadra che l’hanno contraddistinta fino a questo momento.