Enrico Ruggeri, cantautore italiano con una carriera quarantennale alle spalle, non è uno che si riposa sugli allori. In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha condiviso riflessioni sulla sua lunga attività artistica, sulle sfide che ha affrontato e sul futuro della musica nel nostro paese.
Il viaggio di un artista
Nel corso dell’intervista, Ruggeri fa un viaggio a ritroso nel tempo, ripercorrendo le tappe principali della sua carriera. Dalla formazione con i Decibel fino al successo come solista, ha sempre cercato di reinventarsi, rimanendo fedele alla sua essenza. È questo continuo rinnovarsi che l’ha aiutato a rimanere rilevante nel panorama musicale italiano, nonostante le innumerevoli trasformazioni del settore.
Le sfide del presente
Ruggeri non si sottrae nel parlare delle difficoltà attuali della musica, segnata da una crisi discografica e da una rivoluzione portata dall’avvento dello streaming. A suo parere, è fondamentale che gli artisti sappiano adattarsi, sfruttando le nuove tecnologie a proprio vantaggio. Eppure, non può ignorare il fascino del vinile e della musica registrata, evidenziando un sentimento nostalgico che molti condividono.
Guardando al futuro
Nonostante le incertezze, Ruggeri guarda con ottimismo al futuro. È convinto che ci sarà sempre spazio per la musica dal vivo e per gli artisti che hanno qualcosa da dire, indipendentemente dalle modalità con cui la musica viene distribuita e consumata. L’importante, sostiene, è mantenere viva la passione e continuare a evolversi senza perdere di vista la propria unicità artistica.