Cisterna di Latina è stata scossa da un duplice omicidio che ha visto protagonista Cristian Sodano, un finanziere di 36 anni accusato di aver ucciso la madre e la sorella della sua fidanzata. Durante un interrogatorio, Sodano ha confessato di aver sparato dopo un litigio, ma la ricostruzione degli eventi rimane piena di punti oscuri. Le vittime sono state trovate senza vita nella loro abitazione, scatenando una serie di interrogativi sulla dinamica e sul movente dell’atto violento.
La Confessione
Il finanziere ha rilasciato una confessione ai poliziotti, ammettendo di aver litigato e poi di aver esploso i colpi d’arma da fuoco che hanno messo fine alla vita di madre e figlia. Le dichiarazioni di Sodano sono cruciali per comprendere cosa sia successo realmente quella notte a Cisterna di Latina. La confessione potrebbe essere un passo verso l’accertamento della verità, seppur restino molti interrogativi non solo sul litigio ma anche sullo stato mentale dell’uomo al momento del crimine.
La ricostruzione degli eventi
La vicenda è tutt’altro che chiara, nonostante la confessione. Gli investigatori stanno lavorando per fare luce sui punti oscuri che caratterizzano la ricostruzione degli eventi. Secondo la ricostruzione, al culmine di un litigio, il giovane finanziere avrebbe estratto la pistola d’ordinanza. La fidanzata sarebbe fuggita in bagno, attirando con le sue urla l’attenzione della madre e della sorella che si sarebbero avvicinate per difenderla. A quel punto Sodano avrebbe aperto il fuoco esplodendo almeno 9 colpi uccidendo entrambe mentre la fidanzata sarebbe riuscita a scappare da una finestra e a chiedere aiuto.