Il recente annuncio dello stop ai fondi destinati all’UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’impiego dei profughi di Palestina nel Vicino Oriente) da alcune agenzie ONU ha acceso i riflettori sulla critica situazione di Gaza, dove la popolazione vive già in condizioni di precarietà estrema. Il timore è che questa decisione possa avere effetti disastrosi non solo sul piano umanitario ma anche sul delicato equilibrio politico della regione.
La situazione umanitaria
: L’UNRWA gioca un ruolo vitale fornendo educazione, assistenza sanitaria e servizi sociali a milioni di rifugiati palestinesi. L’arresto del finanziamento rischia di amplificare una crisi umanitaria già allarmante e di minare gli sforzi volti all’istruzione e alla stabilità nella regione. Senza i servizi essenziali che l’agenzia ha offerto per decenni, le condizioni di vita degli abitanti di Gaza potrebbero peggiorare ulteriormente, con effetti a catena sull’intero contesto socio-economico.
Il contesto politico e le ONG
: L’interruzione dei fondi solleva anche preoccupazioni sul piano geopolitico. Da un lato, si assiste a un aumento di tensioni tra Israele e Hamas, con una potenziale escalation militare che potrebbe tradursi in un nuovo ciclo di violenza. Dall’altro lato, la questione mette in luce il rapporto ambiguo e spesso critico tra le ONG, le agenzie ONU e il loro operato. Il rischio è che, in assenza di sostegni internazionali, si creino vuoti di potere che favoriscono frange estremiste. Alcuni analisti, come Yossi Klein Halevi, accusano addirittura l’ONU di complicità nei confronti delle azioni palestinesi contro Israele.
Una reazione internazionale necessaria
: Di fronte a questa congiuntura, il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha espresso preoccupazione e sollecitato le donazioni da parte degli stati membri per evitare un collasso totale dell’UNRWA. È chiaro che una soluzione sostenibile richiederà il coinvolgimento della comunità internazionale, non solo in termini di finanziamenti ma anche per una strategia comune che affronti sia la crisi immediata sia le radici del conflitto duraturo tra Israele e Palestina.