La pervasività del crimine organizzato a Napoli emerge ancora una volta in seguito a una serie di recenti operazioni che hanno portato all’arresto di diversi affiliati alla camorra. Il mix letale di estorsioni, minacce e controllo del commercio illegale mette in luce la fermezza con cui la criminalità organizzata tenta di mantenere il proprio dominio sul territorio, nonostante gli incessanti sforzi delle forze dell’ordine.
Gli arresti e il controllo del mercato illegale
Gli ultimi interventi della polizia hanno fatto luce su una rete ben organizzata che gestiva il contrabbando di sigarette e la vendita di gadget sportivi contraffatti. Un fenomeno dilagante che, al pari del pizzo imposto ai commercianti, dimostra il controllo capillare della camorra sui diversi livelli dell’economia informale. L’arresto di quattro individui legati a clan noti del territorio ha scosso la rete di complicità e ha evidenziato la portata della lotta al crimine che si svolge giorno dopo giorno nelle strade di Napoli.
Il pizzo e la festa dello scudetto
In occasione della festa per lo scudetto del Napoli, le attività criminose non si sono fermate, anzi, hanno cercato di lucrare ulteriormente sulle celebrazioni. Si è venuto a sapere che commercianti e venditori ambulanti sono stati costretti a pagare delle somme di denaro per poter operare, spesso sotto minaccia di ritorsioni violente. Questo tipo di estorsione, tristemente noto come pizzo, continua a essere uno dei metodi prediletti dalle organizzazioni criminali per garantirsi entrate economiche e per affermare il proprio potere coercitivo.
La risposta dello Stato
La risposta dello Stato a queste manifestazioni di illegalità non si è fatta attendere. Con un’azione mirata e coordinata, le forze dell’ordine stanno lavorando senza sosta per smantellare i sistemi di potere criminale. Le ultime operazioni ne sono un chiaro esempio e rappresentano un segnale importante per la popolazione, che vede nell’impegno delle istituzioni un nuovo sprone a non cedere al clima di intimidazione e paura che gruppi malavitosi tentano di imporre.