In un mondo mediatico dove la controversia spesso si sposa con il richiamo d’attenzione del pubblico, la figura di Serena Bortone emerge con una sfaccettatura più intima e personale legata alla memoria storica e al valore dell’antifascismo. La conduttrice, nota al grande pubblico per il suo impegno professionale, ha recentemente condiviso riflessioni che affondano le radici in un passato famigliare di lotta e resistenza contro il fascismo, rievocato attraverso la figura del nonno Rodolfo, partigiano durante la Seconda Guerra Mondiale. Le sue parole, tuttavia, non sono scivolate nell’indifferenza ma hanno suscitato reazioni che oscillano tra l’apprezzamento per il coraggio nell’affermare i propri ideali e la critica per aver introdotto tematiche storicamente cariche in contesti forse non atti a sostenerne il peso.
La testimonianza di Serena ospite di Scurati, durante la quale ha aperto uno spiraglio sulla vita del nonno, muovendo da un profondo sentimento antifascista, si inserisce in un dibattito più ampio che vede la sfera pubblica divisa tra chi invoca il diritto alla memoria storica come strumento di coscienza collettiva e chi, invece, la percepisce come un’inutile reiterazione di fatti superati. La scelta di condividere queste memorie in occasione del 25 aprile, data emblematica della liberazione italiana, non è casuale ma si carica di un simbolismo che va oltre la personale biografia per toccare corde comuni.
Nonostante l’apprezzamento per il valore educativo e di memoria che l’intervento di Bortone potrebbe veicolare, non mancano le voci critiche che sottolineano come la sua conduzione televisiva si trovi ad affrontare difficoltà in termini di ascolti. Questa contrapposizione evidenzia una dicotomia tra il riconoscimento della validità del messaggio trasmesso e la sua ricezione nel contesto di un programma televisivo. Risulta, dunque, inevitabile interrogarsi sullo spazio che la televisione mainstream può e deve dedicare alla divulgazione di tematiche di carattere storico-sociale, trovando un equilibrio tra informazione, intrattenimento e consapevolezza collettiva.