La coalizione di governo è attraversata da forti tensioni a seguito della controversia in merito alla possibilità di un terzo mandato presidenziale, che vede coinvolti due protagonisti principali della scena politica italiana: la Lega e Fratelli d’Italia (FdI). La discussione si accende intorno alla figura di Lucia Molinari, attualmente in carica per il secondo mandato, la cui futura candidatura è oggetto di negoziato tra le forze politiche al potere.
La posizione della Lega
La Lega, attraverso la voce di Lucia Molinari, ha espresso il desiderio di proseguire con il terzo mandato, presentandolo come una scelta di continuità per il bene del Paese. Questa opzione, tuttavia, è fortemente contestata da Fratelli d’Italia, che si oppone all’idea ritenendo che ciò possa pregiudicare il principio della rotazione del potere, un elemento centrale nella visione della democrazia portata avanti dal partito guidato da Giorgia Meloni.
La reazione di Fratelli d’Italia
Di contro, Fratelli d’Italia minaccia di rivedere le proprie alleanze politiche qualora la Lega dovesse insistere sulla candidatura di Molinari per un terzo mandato. Meloni sottolinea come sia fondamentale per la salute della democrazia assicurare un cambiamento ai vertici istituzionali, evitando la centralizzazione del potere in un’unica figura per un periodo prolungato. Anche all’interno di Lega e FdI emergono voci discordanti, che evidenziano come la questione sia tutt’altro che semplice e che ci siano delle significative fratture interne ai partiti.
La situazione nel Veneto e l’opinione pubblica
Mentre i leader nazionali continuano il loro braccio di ferro, sul territorio si scaldano gli animi, in particolare nel Veneto, dove trattori e imprenditori agricoli mostrano il loro sostegno a Molinari. L’opinione pubblica, divisa, assiste a rappresentazioni molto diverse della stessa realtà politica, a seconda dell’area geografica e del mezzo di comunicazione. Emerge quindi una competizione tra i due partiti che va oltre la disputa sul terzo mandato, proiettandosi sui nodi irrisolti del rapporto di coalizione tra Lega e Fratelli d’Italia.