Una bravata tra amici che si trasforma in una tragedia. Questa è la storia di Lorenzo Pjetrushi, 18 anni, che ha perso la vita dopo essere caduto mentre praticava ‘auto surfing’, un pericoloso gioco che consiste nel rimanere in equilibrio sul cofano di un’auto in movimento. Il fatto è accaduto a Ormelle, in provincia di Treviso, e ha lasciato la comunità sotto shock per la prematura scomparsa del giovane, descritto come poliedrico e pieno di vita.
Il giorno dell’incidente. Era una sera come tante altre, quando Lorenzo e un gruppo di amici hanno deciso di intraprendere un’azione azzardata per il brivido dell’adrenalina. Uno di loro alla guida dell’auto, Lorenzo sul cofano: i due hanno cercato di emulare scene viste magari in film o serie TV, ignari dei rischi mortali legati a tali acrobazie. La caduta di Lorenzo è stata fatale; l’amico alla guida, in preda al panico, ha chiamato i soccorsi, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare.
Il commosso addio e la riflessione. Dopo nove giorni di agonia in ospedale, si è spento Lorenzo, lasciando nella disperazione famiglia e amici. Il paese si è stretto attorno ai suoi cari, ricordando la sua figura con affetto e partecipazione. Questo evento tragico riapre il dibattito sull’importanza dell’educazione alla sicurezza stradale per i giovani e la consapevolezza delle conseguenze che certi gesti impulsivi possono comportare, sottolineando l’urgenza di un impegno collettivo per prevenire futuri episodi simili.