La notte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio 2024, Firenze è stata testimone di un gesto di violenza inaspettato: tre bottiglie incendiarie sono state lanciate contro il consolato degli Stati Uniti d’America situato nel capoluogo toscano. L’attacco, avvenuto in un’area centrale della città, non ha fortunatamente causato feriti, ma ha suscitato notevole allarme tra i cittadini e le forze dell’ordine.
Gli inquirenti mobilitati sul caso: La Digos, sezione specializzata della Polizia di Stato, ha immediatamente preso in mano le indagini. Al momento dell’attacco il consolato era chiuso, e nessun dipendente si trovava all’interno degli uffici. Le bottiglie incendiarie, comunemente note come ‘Molotov’, hanno causato danni limitati alla facciata dell’edificio e sono state spente in breve tempo. Le telecamere di sicurezza della zona potrebbero risultare cruciali nella raccolta di indizi utili a identificare i responsabili.
Reazioni e condanne: L’attacco ha suscitato immediata reazione da parte delle autorità locali e nazionali, concondanne ferme verso l’atto di violenza. Il sindaco di Firenze e l’ambasciatore americano hanno espresso il loro disappunto e la loro preoccupazione, riaffermando l’importanza del rispetto reciproco tra le nazioni e la necessità di garantire sicurezza a istituzioni e cittadini. Nel contesto internazionale attuale, atti del genere assumono un’eco particolarmente preoccupante e mettono in guardia sull’importanza di mantenere elevati livelli di allerta.