Il tranquillo tessuto urbano di Siligo, piccolo comune nella provincia di Sassari, è stato improvvisamente scosso da una rapina a mano armata che ha visto come teatro la statale 131, arteria vitale della Sardegna. Erano circa le 09:00 quando un commando, pesantemente armato, ha preso di mira un furgone portavalori, sfociando in una sparatoria che ha lasciato un vigilante ferito e ha seminato il panico tra gli automobilisti di passaggio.
Nel corso dell’assalto, la banda di malviventi ha messo a segno un’operazione fulminea, facendo uso di esplosivi per bloccare e accedere al furgone blindato. L’azione dei rapinatori non ha lasciato scampo ai trasportatori di valori che, pur armati, hanno trovato un’opposizione ferrea e determinata ai loro tentativi di difesa. Durante il conflitto a fuoco, uno dei vigilanti è rimasto ferito, trasportato in ospedale non in pericolo di vita. L’esito della sparatoria ha suscitato l’allerta delle forze dell’ordine, che sono prontamente intervenute sul luogo dell’incidente.
Il frastuono delle armi da fuoco si è presto mescolato con quello delle fiamme: nell’intento di ostacolare le operazioni di inseguimento, i malviventi hanno dato fuoco al loro veicolo di fuga, lasciando dietro di sé una colonna di fumo visibile per chilometri. Il modus operandi dell’assalto ricorda altri episodi simili nel panorama criminale italiano, suggerendo una possibile pista organizzativa ben strutturata dietro a questo grave atto di violenza. Mentre le indagini sono ancora in corso, la comunità locale rimane scossa, facendo fronte comune nella condanna di un gesto che ha sconvolto la pace di una tranquilla mattina in Sardegna.