Il viaggio attraverso la storia, quando narrato da una voce autorevole come quella di Alessandro Barbero, assume connotati vividi e affascinanti, capace di trascinare l’uditorio in epoche lontane, rendendo le gesta di figure come Federico II di Svevia straordinariamente attuali. Questo è ciò che è accaduto durante la recente visita del professore a Napoli, dove ha tenuto una lezione dedicata all’imperatore del Sacro Romano Impero nell’auditorium del teatro San Carlo. L’evento, immediatamente circondato da un’aura di attesa e interesse, ha evidenziato non solo l’inesauribile fascinazione per figure storiche di rilievo, ma anche come il passato possa essere uno strumento per comprendere il presente.
In questo contesto, il legame tra Federico II e Napoli, città che ha svolto un ruolo chiave nella sua vita e nel suo regno, è stato esplorato con maestria da Barbero, offrendo agli spettatori nuove prospettive su un personaggio spesso avvolto in un alone di mito. La scelta del San Carlo come luogo per questa lezione non è stata casuale: simbolo della cultura e dell’arte, il teatro ha fornito lo sfondo ideale per un viaggio nel tempo, offrendo al contempo un palcoscenico per affrontare tematiche di stretta attualità.
L’evento, tuttavia, ha assunto contorni inaspettati quando, sui ponteggi del teatro San Carlo, sono stati esposti striscioni di protesta con scritte contro il genocidio della Palestina. Questa manifestazione spontanea ha introdotto una nota di attualità, sottolineando come luoghi permeati di storia possano ancora essere teatro di espressioni di impegno civile e politico. Pur non essendo direttamente collegata al tema della lezione di Barbero, l’azione ha ricordato a tutti i presenti come il dibattito storico possa e debba intrecciarsi con le questioni contemporanee, in un dialogo continuo tra passato e presente.