La croce celtica, simbolo controverso associato all’estrema destra, è diventata oggetto di una disputa politica a Roma dopo che il VII Municipio ha approvato una risoluzione che ne chiede l’allontanamento dalla manifestazione in onore di Acca Larentia. Un evento che storicamente ha visto la presenza di gruppi di estrema destra e che è stato etichettato come incostituzionale dal Presidente del Municipio, portando a un acceso dibattito sulla libertà di espressione e sui valori fondanti della Repubblica Italiana.
La risoluzione del Municipio
La tensione è salita quando l’assemblea del VII Municipio ha votato per richiedere al sindaco di Roma di vietare l’uso della croce celtica durante l’adunata per Acca Larentia. La mossa è stata interpretata come un tentativo di preservare i valori repubblicani e di far fronte a manifestazioni potenzialmente divisorie. Tuttavia, la decisione del Municipio non è passata inosservata, con il centrodestra che ha lasciato l’aula in segno di protesta e puntando il dito contro quella che considerano un’azione contro la libertà di espressione.
La reazione politica e popolare
Il dibattito ha rapidamente assunto toni accesi, sia in sede istituzionale che fra la cittadinanza. Da una parte, ci sono coloro che appoggiano la risoluzione, vedendola come un passo necessario per combattere l’estremismo e assicurare che le manifestazioni pubbliche rispettino i principi di uguaglianza e di rispetto della dignità altrui. Dall’altra parte, vi sono voci critiche che etichettano la risoluzione come un atto di censura e un attacco al pluralismo delle idee. Tra nuovi indagati per il saluto romano e azioni legali contro le decisioni del Municipio, il caso Acca Larentia sta dimostrando quanto sia complesso il percorso italiano verso una società basata sui valori di rispetto e tolleranza.
Alla ricerca di un equilibrio fra memoria e valori repubblicani
La questione sollevata intorno alla croce celtica evidenzia la difficile ricerca di un equilibrio tra la memoria storica di certi eventi e la necessità di preservare e trasmettere i valori su cui si basa la Repubblica. La sfida che si pone non è solo quella di regolamentare gli spazi pubblici ma anche di educare alle differenze e di combattere ogni forma di discriminazione. La questione Acca Larentia diventa così emblematica di una più ampia riflessione sulla società italiana e sul modo in cui questa sceglie di affrontare e integrare il proprio passato.