Il viaggio in Nigeria di Harry e Meghan, soprannominato il ‘finto royal tour’ da alcuni media, ha riacceso le speculazioni e le tensioni all’interno della famiglia reale britannica. Il principe William, in particolare, sembra essere ‘furioso’ per le azioni e le implicazioni politiche legate alla visita dell’afratello e della cognata, in un momento di delicate relazioni tra la monarchia e la politica. Questo episodio segna un nuovo capitolo nel rapporto sempre più tormentato tra i duchi di Sussex e il resto della royal family, rivelando crepe profonde non solo nelle relazioni personali ma anche nelle percezioni pubbliche relative al ruolo della monarchia nella società contemporanea.
Il ‘finto Royal Tour’, come è stato definito da alcuni osservatori, sembra aver coniugato la volontà di Harry e Meghan di mantenere un ruolo influente sui palcoscenici internazionali con la loro necessità di affermare una propria identità distinta da quella della royal family. Il viaggio in Nigeria, tuttavia, ha suscitato polemiche non solo per l’apparente mancanza di sostegno della famiglia reale, ma anche per le questioni politiche e sociali sollevate durante la visita. Accuse di strumentalizzazione politica e dubbi sulla concreta efficacia delle iniziative promosse dai Sussex in Nigeria hanno alimentato il dibattito, facendo emergere interrogativi sulla legittimità e sulla genuinità del loro impegno.
William è stato riportato essere ‘furioso’ per le implicazioni politiche che il viaggio di Harry e Meghan ha potuto avere, ritenendo che l’operato del fratello possa minare il prestigio e la neutralità politica tradizionalmente associata alla monarchia britannica. Questa frizione accentua una lunga serie di incomprensioni e disaccordi tra i due principi, mettendo a nudo le difficoltà nella gestione dell’immagine pubblica e degli equilibri interni alla famiglia reale in un’epoca di profondi cambiamenti sociali e mediatici. La controversia intorno al viaggio in Nigeria funge da nuova testimonianza delle sfide e delle tensioni che la monarchia britannica sta affrontando, in un delicato momento storico dove il concetto stesso di regalità viene interrogato e rinegoziato.