Scene degne di un film d’azione si sono svolte a San Marco in Lamis, dove una banda di malviventi ha messo a segno un colpo audace e ben pianificato, portando via 325mila euro dall’ufficio postale. All’origine del piano c’è l’uso di una ruspa per sradicare il Postamat e un’organizzazione che ha incluso diversivi come il posizionamento di catene stradali e il rogo di SUV per bloccare le vie di fuga e garantire la fuga dei rapinatori.
L’assalto
: Il 1 febbraio 2024 passerà alla storia della criminalità locale come il giorno dell’assalto perfetto al Postamat dell’ufficio postale di San Marco in Lamis. I malviventi, mascherati e armati, hanno utilizzato una ruspa come ariete per abbattere le barriere e sradicare il Postamat, pieno dei soldi appena caricati per il pagamento delle pensioni. L’azione ha causato enormi danni strutturali all’edificio e la macchina utilizzata è stata poi abbandonata sul luogo del misfatto.
La fuga e i danni
: Nei pressi della scena del crimine sono stati posizionati ostacoli come catene stradali e due SUV sono stati dati intenzionalmente alle fiamme per impedire o rallentare l’intervento delle forze dell’ordine. Questa tattica ha consentito ai rapinatori di guadagnare tempo prezioso e di allontanarsi con il malloppo. Il danno economico è rilevante e si somma al danno alla comunità, che si vede privata di una somma ingente, destinata al sostentamento di molte famiglie.
Le indagini e la comunità
: La reazione delle forze dell’ordine è stata immediata e le indagini sono in corso per risalire agli autori del crimine. La comunità di San Marco in Lamis rimane scossa da questo episodio che dimostra come la criminalità organizata possa colpire con metodi sempre più audaci e sofisticati. I cittadini sperano perciò in una risoluzione rapida del caso e che simili episodi non si ripetano in futuro.