La complessa questione degli aiuti all’Ucraina si fa sempre più pressante all’interno dell’Unione Europea, evidenziando una frattura tra i vari stati membri e mettendo in particolare evidenza l’atteggiamento dell’Ungheria guidata da Viktor Orbán. Il primo ministro ungherese si trova di fronte a crescenti pressioni da parte dei partner europei per allinearsi alla strategia comunitaria di sostegno a Kiev, un tema diventato centrale nelle recenti discussioni al Consiglio Europeo.
Alla vigilia del vertice europeo, il dibattito si infiamma. Secondo alcune fonti, ci sarebbe un forte scontro in vista tra Budapest e gli altri stati membri, che accusano l’Ungheria di rallentare il processo di erogazione degli aiuti all’Ucraina. La posizione di Orbán, tradizionalmente vicino a Mosca, genera sospetti e malumori tra i partner europei, determinati a mantenere una linea univoca di condanna verso l’aggressione russa e di supporto all’Ucraina nella crisi attuale.
Il tema degli aiuti all’Ucraina è stato, infatti, oggetto di un recente incontro tra Emmanuel Macron e Viktor Orbán. Nonostante l’Ungheria abbia garantito un certo livello di appoggio a Kiev, la reticenza di Orbán a seguire incondizionatamente le direttive europee rischia di creare un ulteriore punto di tensione nei delicati equilibri interni all’UE. L’avvicinarsi del vertice europeo ha messo in allerta numerosi osservatori, che attendono con impazienza quale sarà il reale impegno di Budapest nel contesto dell’attuale crisi ucraina.