La notte tra il 29 e il 30 gennaio è stata una delle più sanguinose degli ultimi tempi nella Striscia di Gaza. Secondo l’agenzia di stampa Wafa, almeno 23 civili hanno perso la vita in un raid aereo israeliano che ha colpito diverse aree residenziali. Le immagini delle case distrutte e delle strade ridotte a macerie sono diventate un triste simbolo dell’escalation in corso, con le forze israeliane che intensificano le loro operazioni contro presunti obiettivi di Hamas.
I combattimenti non accennano a diminuire. Dalla parte di Hamas, i militanti hanno reagito lanciando razzi contro i carri armati israeliani, un attacco che è stato ripreso dalle bodycam dei combattenti stessi, mostrando la ferocia delle ostilità. Secondo fonti della CNN, si sono registrati intensi combattimenti anche a Khan Younes, una città situata nella parte meridionale della Striscia di Gaza, segno che l’intera regione è sotto l’incalzare della violenza.
Nella giornata di ieri, un gruppo di para israeliani è riuscito a liberare alcuni soldati che erano rimasti intrappolati tra le rovine durante gli scontri. Il video diffuso da La Stampa mostra alcune immagini dei combattimenti che avvengono ora dopo ora nelle strade e tra le case di Gaza. Tuttavia, il costo umano di questa nuova ondata di violenza è molto elevato. Le organizzazioni internazionali stanno lanciando appelli urgenti affinché si trovi una soluzione diplomatica e si eviti un’ulteriore escalation del conflitto.