Vita e Dedizione di Liliana Segre
La cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa in Scienze della Formazione Primaria all’Università Statale di Milano si trasforma in un momento di riflessione sulla vita di Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto e instancabile testimone della memoria. La senatrice a vita, con la sua storia, ricorda l’importanza di combattere l’intolleranza e le discriminazioni, un impegno che porta avanti da oltre 80 anni, sin da quel ‘sentiero terribile’ che l’ha vista prigioniera ad Auschwitz all’età di sole tredici anni.
Memoria Come Impegno Quotidiano
Liliana Segre, nonostante il tempo trascorso, continua a sentire il peso della memoria. Per lei, il Giorno della Memoria non è un evento isolato ma rappresenta tutti i giorni dell’anno. L’impegno per il ricordo delle vittime dell’Olocausto e la lotta contro l’indifferenza rimangono centrali nel suo messaggio, un messaggio che l’Università Statale ha voluto onorare con questo riconoscimento. La laurea ad honorem enfatizza il legame tra istruzione, memoria e responsabilità sociale.
Riflessioni sul Presente e il Passato
Nel contesto contemporaneo, non mancano gli episodi di antisemitismo e negazionismo che rappresentano una sfida attuale alla memoria stessa. Liliana Segre desidera incontrare coloro che ‘perdono tempo’ a sfregiare le targhe dedicate all’Olocausto, per comprendere le ragioni di tali gesti e continuare il dialogo. La cerimonia si svolge mentre fuori dall’università si assiste a proteste che mettono in discussione la narrazione storica dell’Olocausto. Il riconoscimento a Segre, in questo contesto, assume un significato ancora più profondo, rafforzando l’idea che l’istruzione e la memoria siano gli antidoti più potenti contro l’odio.