Il Giorno della Memoria, ricorrenza istituita per non dimenticare le vittime dell’Olocausto, è stato segnato dalle parole incisive del Presidente Sergio Mattarella, il quale ha fatto dell’appello al ricordo e dell’unità due temi centrali del suo discorso tenuto in Israele. Il messaggio del Presidente italiano è stato un richiamo forte alla responsabilità collettiva di preservare la memoria storica e di combattere ogni forma di antisemitismo e discriminazione. Si è rivelato particolarmente rilevante il suo rimando alla necessità di un impegno condiviso per la pace in Medio Oriente, un appello che ha trovato eco nella comunità internazionale e risuonato nei cuori di molti. Durante la commemorazione, il Capo dello Stato ha voluto sottolineare come il recupero della memoria sia un dovere ineludibile per le generazioni presenti e future, affinché gli orrori del passato non si ripetano mai più. La lezione dell’Olocausto rimane un imperativo morale imprescindibile per l’educazione dei cittadini e delle cittadine di tutto il mondo. Mattarella ha inoltre evidenziato come il dialogo e la comprensione reciproca siano strumenti vitali per la costruzione di una società più giusta e solidale. Ha elogiato il ruolo dell’Italia nel sostenere la comunità ebraica e nel non tollerare minacce o intimidazioni. Il gesto del Presidente è stato accolto con gratitudine dai rappresentanti della comunità ebraica, che hanno lodato il suo ‘straordinario equilibrio’ nell’indirizzare tematiche tanto delicate e urgenti. Le celebrazioni del Giorno della Memoria assumono una dimensione cruciale nel contesto globale attuale, come punto di riflessione e come monito a non abbassare la guardia contro forme di revisionismo o negazionismo. È una ricorrenza che, come sottolineato da Mattarella, incita alla responsabilità, al confronto e al progresso comune.